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L'agnosticismo è la dottrina della inconoscibilità del mondo

La questione fondamentale della filosofia è se sappiamo questo mondo? Possiamo ottenere dati oggettivi su questo mondo con l'aiuto dei nostri sensi? C'è un insegnamento teorico che risponde negativamente a questa domanda, l' agnosticismo. Questa dottrina filosofica è caratteristica dei rappresentanti dell'idealismo e persino di alcuni materialisti e dichiara la fondamentale incoscienza dell'essere.

Che cosa significa conoscere il mondo?

L'obiettivo di ogni cognizione è raggiungere la verità. Agnostici dubitano che questo sia possibile in linea di principio a causa delle limitazioni dei metodi umani di cognizione. Per arrivare alla verità è quello di ricevere informazioni oggettive che rappresentino la conoscenza nella sua forma pura. In pratica, risulta che qualsiasi fenomeno, fatto, osservazione è soggetto ad influenza soggettiva e può essere interpretato da punti di vista completamente opposti.

La storia e l'essenza dell'agnosticismo

L'apparizione dell'agnosticismo appartiene ufficialmente al 1869, l'autore appartiene a TG Huxley – un naturalista inglese. Tuttavia, idee simili possono essere trovate anche nell'era dell'antichità, vale a dire nella teoria dello scetticismo. Fin dall'inizio della storia della cognizione del mondo è stato scoperto che è possibile interpretare l'immagine dell'universo in modi diversi e ogni punto di vista è basato su vari fatti, ha avuto alcuni argomenti. Così, l'agnosticismo è un antico insegnamento, che nega fondamentalmente la possibilità della penetrazione della mente umana nell'essenza delle cose. I più famosi rappresentanti dell'agnosticismo sono Immanuel Kant e David Hume.

Kant di conoscenza

La dottrina di idee di Kant, "cose in sé", che vanno oltre i limiti dell'esperienza umana, è caratterizzata da un carattere agnostico. Credeva che queste idee in linea di principio non possano essere pienamente comprese con l'aiuto dei nostri sensi.

Agnosticismo di Hume

Hume pensava che la fonte della nostra conoscenza sia un'esperienza, e visto che è impossibile controllarlo, è impossibile valutare la corrispondenza dei dati dell'esperienza e del mondo oggettivo. Sviluppando le idee di Hume, possiamo concludere che una persona non riflette semplicemente la realtà come lo è, ma lo espone all'elaborazione dal pensiero, che è la causa di varie distorsioni. Così, l'agnosticismo è la dottrina dell'influenza della soggettività del nostro mondo interiore sui fenomeni in esame.

Critica dell'agnosticismo

La prima cosa da notare è che l'agnosticismo non è un concetto scientifico indipendente, bensì un atteggiamento critico verso l'idea della conoscenza del mondo oggettivo. Di conseguenza, gli agnostici possono essere rappresentanti di varie tendenze filosofiche. I critici dell'agnosticismo sono soprattutto sostenitori del materialismo, ad esempio Vladimir Lenin. Credeva che l'agnosticismo fosse una sorta di oscillazione tra le idee del materialismo e dell'idealismo e, di conseguenza, l'introduzione di tratti insignificanti nella scienza del mondo materiale. Anche l'agnosticismo è criticato da rappresentanti della filosofia religiosa, ad esempio Leo Tolstoy, che credevano che questa tendenza nel pensiero scientifico non è altro che semplice ateismo, negazione dell'idea di Dio.